– L’accurata definizione delle altezze interne dei soffitti, caratterizzati dalla “finta” travatura lignea nel soggiorno o dall’inserimento di controsoffitti in cartongesso posti a quote diversificate, ha restituito agli ambienti migliori proporzioni e un’atmosfera accogliente che mancava del tutto e che, invece, bene si confaceva ad una casa sulla “roccia”. E non per caso diciamo sulla roccia perché il fabbricato si trova collocato proprio sulla pietra, la stessa che cinquecento anni fa i famosi “scalpellini” di Settignano “cavavano” e scolpivano per adornare le case e i monumenti di Firenze.

– Il soggiorno angolo cottura studiato al centimetro per identificare due vani distinti ma al tempo stesso uniti assieme dalla fusione di stanze originariamente separate e soprattutto da mobili progettati per soddisfare simultaneamente più funzioni in uno spazio molto contenuto (banco, mobili cucina, pensile passante, panca contenitrice, zona pranzo ecc.). Anche le tre aperture, di cui due porte-finestre a tutta luce, ulteriormente valorizzate da un’imbotte squadrata,  hanno permesso finalmente di godere della vista della bellissima campagna esterna, pur salvaguardando il mantenimento, dall’interno, di una certa privacy. Interessante anche lo sfruttamento sistematico degli spazi di risulta e del disimpegno, trasformati tutti in ambiti utili e funzionali.

– La cameretta delle bambine con mobile recuperato e inserito in nicchia come pure il letto a castello disegnato su misura, con fianchi ribaltabili e cassetti.

– Il bagno, dove i mobili recuperano quel gusto tipo provenzale shabby che desiderava la Cliente. Inoltre, un ulteriore dettaglio fra tanti, le pietre dei vecchi stipiti e/o davanzali sono stati recuperati e adattati per costituire il piatto doccia, ricavato in un piccolo locale contro-terra.